Delitto a Villa Rose by A. E. W. Mason

Delitto a Villa Rose by A. E. W. Mason

autore:A. E. W. Mason [Mason, A. E. W.]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2011-12-15T07:24:19+00:00


12.

La fiaschetta d’alluminio

— Ho telefonato a Lamerre, capo della Sùreté di Ginevra — spiegò Hanaud mente l’auto viaggiava a forte velocità verso Ginevra lungo la strada per Annecy. — Farà sorvegliare la casa. Faremo in tempo. Non faranno niente finché non sarà buio.

Ma anche se le parole erano fiduciose, c’era una nota di ansietà nella sua voce: sedeva nell’auto proteso in avanti come se cercasse già di vedere Ginevra.

Ricardo era un po’ deluso. Stavano facendo il gran viaggio verso Ginevra. Stavano per arrestare la signorina Celia e i suoi complici. E

Hanaud non era venuto travestito. Secondo Ricardo, Hanaud non viveva appieno la spedizione drammatica a cui andavano incontro. Gli sembrava che ci fosse qualcosa che non andava nel grande investigatore che cominciava la caccia senza nemmeno una barba finta.

— Ma, amico mio, perché avrei dovuto? — protestò Hanaud. —

Andremo a cena insieme al Restaurant du Nord, sul lago, e aspetteremo fino a quando non sarà buio. Non è piacevole mangiare la minestra con una barba finta. Avete mai provato? Inoltre tutti vi guardano e si accorgono che è finta. Ora io non voglio che stasera la gente sappia che sono un investigatore: ecco perché non mi sono travestito.

— Spiritoso! — rispose Ricardo.

— Ecco! Mi aveste scoperto! — esclamò Hanaud fingendosi, per celia, allarmato. — E poi, ve l’ho detto questa mattina che sono un uomo di spirito. — Superata Annecy, arrivarono al ponte sul burrone. All’estremità A. E. W. Mason

92

1994 - Delitto A Villa Rose

del ponte l’auto si fermò. Una domanda, uno sguardo frettoloso all’interno dell’auto e i doganieri si fecero da parte.

— Vedete! È un’ispezione pro forma — disse Hanaud e con uno scatto l’auto si mosse. Lo scossone gettò Hanaud contro il signor Ricardo.

Qualcosa di duro nella tasca dell’investigatore colpì il suo compagno al fianco.

— Le avete portate? — bisbigliò.

— Che cosa?

— Le manette.

Un’altra delusione aspettava Ricardo. Un investigatore senza la barba finta era già abbastanza grave, ma non era niente in confronto a un detective senza manette. Mancavano purtroppo tutti gli accessori della giustizia. Ma Hanaud consolò Ricardo facendogli vedere la cosa dura che aveva in tasca: era elettrizzante quasi quanto le manette, perché si trattava di una rivoltella carica.

— Sarà pericoloso allora? — chiese Ricardo con un brivido di emozione. — Avrei dovuto portare la mia.

— Sarebbe stato pericoloso, amico mio — obiettò serio Hanaud — se aveste portato la vostra.

Raggiunsero Ginevra al crepuscolo, andarono direttamente al ristorante sul lago e salirono sulla terrazza del primo piano. Un uomo basso e robusto sedeva solo a un tavolo in un angolo della terrazza. Egli si alzò e tese tutte e due le mani.

— Il mio amico, signor Lemerre, capo della Sùreté di Ginevra — disse Hanaud presentando l’uomo al suo compagno.

Nel ristorante c’erano solo due coppie che cenavano e Hanaud parlò in modo da non essere udito. Sedette al tavolo.

— Ci sono notizie? — chiese.

— Nessuna — rispose Lemerre. — Nessuno è uscito dalla casa e nessuno è entrato.

— E se accade qualcosa mentre noi ceniamo?

— Lo sapremo — rispose Lemerre.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.